Non mi piace non mantenere la parola data, quindi anche se oggi ho intervistato una scienziata di fama mondiale (non scherzo, presto sul mio sito il video e l’articolo) scritto una tesina su privacy e diritto d’informazione, frequentato un corso di danza e mangiato un’ingente quantità di delizioso cibo indiano -la tesina non e’ ovviamente ancora finita, il cibo quasi-, ecco la seconda ricetta del mese.
Penserai che queste cupcakes sono state cucinate in onore dei pasticcieri inglesi. No, queste cupcakes sono nate per onorare una donna piccolissima, che porta il nome della sua bisnonna, che, dicono, era elegante e imbranata in cucina come la mamma di Caterina.
Caterina, puoi venire a mangiare da me, almeno fino a quando non impari a leggere.
Ingredienti
220 gr di farina
115 gr zucchero
125ml latte
60gr burro
1 uovo
150 gr ciliegie
vaniglia o vanillina
Lievito
Glassa:
17gr zucchero a velo
70 gr burro
Riscalda il forno a 180°. Lava (ma te lo devo dire?) e snocciola le ciliegie. Ma non è stagione di ciliegie! Arriverà. Mescola farina, zucchero, burro e sale. Puoi usare il braccio impastatore del frullino elettrico, se sei proprio pigro. Dovresti aver ottenuto un composto un po’ sabbioso. Aggiungi metà del latte e amalgama. Mescola latte, uovo e vaniglia (dal baccello o in aroma) in un altro recipiente, poi incorpora il tutto all’impasto. Aggiungi le ciliegie e guarda l’impasto colorarsi un po’ di rosso viola. Queste cupcake non solo sono buone, si intonano anche alla borsa.
Riempi gli stampini in carta per cupcakes (sono come quelli per muffin ma più piccolini) fino a metà/due terzi. Cuoci in forno per 20 minuti. Sorveglia il forno, più i dolcetti sono piccoli, più cuociono in fretta (e più ce ne vogliono!). La cupcake deve diventare un poco spugnosa e dorata.
Prepara la glassa mescolando zucchero a velo e burro, e se vuoi anche un poco di zucchero vanigliato. Aggiungi due cucchiai di latte, se la glassa ti sembra troppo densa.
Quando le cupcakes si sono raffreddate ricopri con la glassa usando una spatola da cucina o il retro di un cucchiaio.
Decora a piacimento, ma io ti consiglio di restare sul tono su tono commestibile.
Sono bravi tutti a farsi dedicare una canzone. Una torta, invece, ce l’avete tu e la principessa Sissi.