Come scrivo ogni volta che pubblico un post tematico: i post tematici attirano un sacco di traffico, fatevene una ragione.
Essendo una persona che passerebbe la vita a mangiare torte come se fosse sempre un’occasione speciale, a fare e ricevere i regali tutti i giorni come fosse Natale, ed a guardarsi romanticamente negli occhi e tenersi per mano* con l’amato marito Orso ogni sera come sarebbe prescritto dalla ricorrenza di oggi, il concetto di occasione speciale in sè mi tocca così così.
Però domenica ho fatto una torta che è venuta fuori colorata ed ho deciso di usare gli stampi a forma di cuore che mi hanno regalato M&A. Semplice, buonissima e bella, farà fare una gran figura con l’amato/a.
Ho scritto il titolo in inglese così mi vergogno meno di aver scritto un post di San Valentino.
Crumble violetto di San Valentino
Ingredienti
120g burro
120g farina
140g zucchero
3 mele
200 g mirtilli
cannella
fiori di lavanda (se vuoi)
Ammorbidire il burro a temperatura ambiente. Sbucciare le mele e tagliarle a cubetti. Saltare in padella i cubi di mela e i mirtilli con un poco di burro e due cucchiai di zucchero. Adesso succede una cosa buffa: le mele si colorano di un bel viola. Saltare la frutta per soli 5 min e aggiungere una piccola manciata di fiori di lavanda. Attenzione: mangiare la lavanda non piace a tutti, a molti sembra di mangiare sapone. In quel caso non metteteli, facile, no?
Disporre le mele e mirtilli in una teglia, magari a forma di cuore. Mescolare con le mani il burro, lo zucchero rimasto, la farina e mezzo cucchiaino di cannella. Non scaldare troppo l’impasto con le mani: devono formarsi dei bricioloni. Se l’impasto fosse troppo molle, lasciarlo dieci minuti in frigo.
Ricoprire la frutta con il briciolame (delizioso, provate ad assaggiarlo). Infornare a 190° per 18 minuti.
Servire tiepido con della panna montata, magari nel pomeriggio con un tè. Che poi un invito per il tè è molto più raffinato della solita cena.
*per chi non riconosce la mia idea di romanticismo nel “guardarsi negli occhi e tenersi per mano”: la mia più assidua lettrice è mia mamma. Ci siamo capiti.