S. dice che se apri la dispensa dei bicchieri di una qualunque cucina italiana, senza distinzione sociale o geografica, ci troverai almeno un bicchiere della Nutella, spesso disegnato. La Nutella in Italia trascende tutto. Ma pensa se un giorno aprissi un cassetto della scrivania e saltasse fuori un esercito di vasetti di Nutella… A questo mi sa che neanche S. sarebbe preparata. Questo è quello che è successo a me.
Quando ho lasciato Parigi, ho buttato via undici bicchieri della Nutella (tre li ho tenuti, c’erano sopra i Peanuts, il che li ha salvati anche dal recente trasloco Anglo-Sassone. Letteralmente: dall’Inghilterra alla Sassonia).
La Nutella costa pochissimo in Germania, un euro circa il barattolo da 400 grammi in alcuni supermercati. Nei negozi vicino a casa mia però, la Nutella non c’è: siamo bobos (bourgeois-bohemien), radical, liberal, o come vuoi da fare schifo qui, mica scherzi, in pratica puoi solo comprare patè di noccioline cresciute in libertà e che non hanno subito traumi alla raccolta: kill me now.
Eppure noi per una ragione misteriosa ci ritroviamo con cinque o sei vasetti di Nutella pieni da smaltire. Orso la guarda con terrore: speriamo che non lo sappiano i vicini. Io non la posso mangiare da sola tutta questa Nutella (No, tu non la puoi mangiare e basta, risponde Orso, unico uomo che possiede il segreto del mio peso). Così, decido di fare quello che tutte le persone di buon senso fanno quando si trovano di fronte ad un problema: ne ho fatto una torta.
In questa torta non ci sono né uova né burro, perchè la Nutella fornisce tutto il grasso necessario alla preparazione (il che in effetti dà da pensare)
Ingredienti
200 g di farina
50 g di Maizena
1 cucchiaio di cacao amaro (o una bustina di preparato per cioccolata in polvere, altro ingrediente altrimenti bandito dalla mia dispensa: è una vita difficile)
mezza bustina di lievito per dolci
80 g di zucchero
300 ml di latte
200 g di Nutella
Mescolare in una ciotola la farina, la fecola, il lievito, il cacao e lo zucchero. Se usi il cacao in polvere invece del preparato per cioccolata allora forse dovrai aggiungere dieci grammi di zucchero.
Scaldare la Nutella a bagnomaria. Questa è la parte più bella, guarderei il cioccolato sciogliersi per ore, come si fa con la lavatrice (forse devo riattaccare la TV. Ma ancora, che diranno i vicini?). La Nutella si trasformerà in una crema liquida, lucida e bellissima.
Unire il latte versato poco a poco (perchè così è più facile amalgamarli) e mescolare. Versare il latte nutellato sul composto di polveri, lentamente, perché si formano facilmente grumi. Versare il composto in una teglia imburrata e infarinata e infornate nel forno già caldo a 180° per 45 minuti. La torta è pronta per innumerevoli colazioni, ed il vicino alternativo non farà che domandarne ancora.
Naturalmente la mia è una supposizione, non l’ho offerta a nessun vicino.