Mi sono ritirata come una scrittrice romantica sulla costa inglese.
Di giorno imparo a rappresentare il presente, l’immediato e solo quello. La notte invece di dormire, scrivo quello che è stato, le storie di questo anno, di questi anni sbagliati. Di giorno non invento niente, di notte chissà.
Sally è la mia unica vera amica cinese. La storia di Sally è, secondo me, la storia di tanti cinesi, e siccome tanti mi domandano perché non si ribellano (tanti francesi e tedeschi e inglesi mi domandano lo stessi sui giovani e giovani adulti italiani, che gli dico?) io penso che sia più facile parlare di Sally.
Ho conosciuto Sally tramite un annuncio trovato all’Università Fudan di Shanghai anni fa. Molti studenti americani davano lezioni di inglese per passare il tempo e migliorare il cinese, ma difficile trovare richieste per altre lingue. Cosi’, appena ho trovato l’annuncio ho scritto ed incontrato Sally.
L’accordo era il seguente, io ti parlo per mezz’ora in italiano, tu per l’altra in cinese. Ci aiutiamo a fare i compiti etc. Queste conversazione erano mortalmente noiose cosi’ ho cominciato a chiederle di lei.
Sally è simpatica e in realtà si chiama Qing Rong. Ha persino un fratello più piccolo, rarissimo in Cina, perché la sua famiglia viene dallo Hebei, e fa parte di una delle 56 minoranze recensite nel paese.
Sally non vuole sapere quante sorelle ho, e si’ che ce ne sarebbe da raccontare. Sally vuole sapere quanto costa affittare un appartamento a Milano, quanto guadagna un avvocato (lei studia legge) o un professore. Vuole sapere quanto si spende uscendo la sera, e quand’è che uno è ricco, in Europa.
Talvolta so cosa rispondere, talvolta no, ho appena finito una tesi sul pensiero libertario, voglio cambiare il mondo, sai cosa me ne importa dei soldi (come ero giovane e sciocca!).
Quando le chiedo se non vorrebbe ribellarsi, Sally dice che le nostre vite sono uguali: Guarda, Gaia abbiamo quasi la stessa età, andiamo all’università, abbiamo ascoltato la stessa musica, ci piacciono gli stessi ragazzi e gli stessi vestiti.
Tu non hai votato mai. Non capisce, mi chiede dove ho comprato le scarpe.
Io sono ancora irrequieta, scommetto che Sally deve aver compiuto 28 ed essere diventata avvocato. Anche oggi le direi che no, le nostre vite non sono uguali: Tu non puoi scrivere quello che scrivo io adesso. Non puoi nemmeno collegarti su facebook!
Eppure credo che se la incontrassi oggi mi chiederebbe dove ho comprato le scarpe. Perché che cos’è un voto, se in cambio ti danno le scarpe.